L’olivastra seggianese

Il verde tende al color oro. Il profumo sottile e fruttato si distingue fra mille. È il frutto fantastico di una terra magica. Un piccolo territorio in un pugno di comuni alle pendici del Monte Amiata: Arcidosso, Castel del Piano, Seggiano, Cinigiano, Santa Fiora, Roccalbegna, Semproniano, e in parte Castell’Azzara. In tutto 130.000 piante di olivo. Questo fa dell’olivastra una pianta rara e preziosa.
Circa venti produttori riuniti in un Consorzio. Si presenta di colore verde tendente al dorato, dolce, di sottile profumo, con sapore gradevolmente fruttato. Le principali caratteristiche di questo olio sono la presenza di acidi grassi insaturi, (quelli del colesterolo buono) un grado di acidità che, al momento della produzione, scende spesso al di sotto dello 0,15%; un alto grado di conservabilità; salvo rare annate la coltura non subisce attacchi della mosca olearia o di altri parassiti, non necessita quindi di trattamenti antiparassitari. L’Olivastra di Seggiano, infatti, deve essere ottenuta esclusivamente da olivi iscritti nel registro del Consorzio e appartenenti per almeno l’85% da piante alla cultivar “Olivastra di Seggiano”. Con la legge 169/92 è stata riconosciuta la denominazione (DOP).